Una nuova società

 

Sogniamo una nuova società quando sentiamo il bisogno di agire secondo nuovi valori, quando quelli che credevamo fondanti non hanno più riscontro nella nostra relazione col mondo che ci circonda.

Interrogarci per individuare cosa sia più prezioso per noi come individui, come esseri sociali e come enti in relazione con tutti gli elementi della terra e del cielo, è un punto di partenza per disegnare un tipo di società che collimi coi nostri attuali bisogni profondi.

Una società di umani prosperosa, armoniosa e duratura. E’ possibile? Come costruirla?

Sarà il tema di apertura dei “ Concerti Psiche-Delici “, appuntamenti diffusi per comunicare tra noi in modo partecipativo e fondere i nostri pensieri e le nostre visioni.

La Verità non nasce dal confronto delle idee, ma dall’unione dei vari punti di vista.
[liberamente tratto da “Vivere in Sociocrazia” di Gilles Charest]

Sarà anche il tema a cui ritornare, una volta percorsi gli innumerevoli rivoli che da esso si dipartono, per essere rivisitato integrandone i mutamenti alla luce dei nostri apporti.

Ogni società, del resto, esiste in funzione dei singoli individui e ne assume i connotati.
Non possiamo concepirne una che ci piace, in astratto, e farla cadere come un macigno su tutti quanti, ma si creerà da sé quella possibile, in modo naturale e necessario, in base al contributo di ciascuno di noi. Per far sì che una nuova comunità sia migliore di quella che attualmente viviamo, dobbiamo indirizzare la nostra coscienza verso nuovi stadi evolutivi.
Aprendo la nostra anima (psykè) a visioni ampie (- dèlos…deliche), creeremo lo spazio per comprendere ogni nota del concerto umano.

Riposizionati i valori secondo una nuova scala, troveremo più agevolmente i principi e poi le norme, a delineare quella struttura sociale e di relazione che maggiormente ci rispecchia.

Ci sarà tra noi chi partecipa assumendo il “ Concerto “ come stimolo intellettuale, chi come costruttivo passatempo, chi come ricerca, chi come occasione per nuove conoscenze, chi per dare una mano, chi per dare o ricevere qualcosa.
Ma ci sarà chi, anche inaspettatamente, non vedrà l’ora di iniziare a praticare i principi calandoli in un complesso relazionale da sperimentare. Perché non provarci, magari dedicando a quest’isola, che ancora non c’è, una parte del nostro tempo per costruirla!

 

Il miglior modo per predire il tuo futuro è di crearlo “ [Stefania Strega Scoz]