Un vero e proprio scrigno di erbe ed arbusti, le specie più inaspettate per chi è meno esperto, o per chi come me ha studiato la botanica e la farmacognosia sui libri. L’elegante e scontroso biancospino, lo spartano pero corvino, la rosa canina e la cavallina, i ginepri, la ruta, l’aglio, le artemisie, il pungitopo, gli iris, le orchidee, le primule e le pervinche, le ginestre, edere, felci, funghi……. E, dominante, lo scotano (Cotinus Coggygria) tinge il sottobosco di diverso colore secondo la stagione: in primavera è rosa per effetto dei suoi impalpabili fiori che lo circondano di una nuvoletta simile alla nebbia (si chiama anche albero della nebbia), d’estate, col suo verde piuttosto comune, si riposa dietro le quinte confondendosi con la vegetazione circostante, d’autunno esplode protagonista tingendo di rosso e di giallo prima il bordo e poi, come macchie d’inchiostro sfuggite dalla penna, le pagine delle sue foglie, fino a dipingere ogni sua parte di rosso vivo. E il pendio appare di fuoco.
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