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Conversiamo
Il dialogo crea la realtà
Un inutile elenco per dire che SI CONVERSA su ogni aspetto del libro. Non sappiamo ancora cosa accadrà.
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Per ora pubblico in quest’area le REAZIONI (in corsivo) che mi sono giunte da chi ha avuto un primo approccio al libro o lo ha già letto per intero.
[Se ne avrò il permesso, pubblicherò i loro nomi]
[R.] Vai a Filosofi con la zappa/
– per lo stesso motivo, la trovo anche un’opera “rapsodica” e “difficile” a suo modo. in quanto lascia al lettore il compito di dipanare e ricostruire una visione d’insieme e/o una coerenza di visioni/visione, partendo da spunti non collegati e da frammenti di discorso (ad esempio quelli sulla decrescita che hai raccolto per me) … d’altro canto la scelta di composizione dell’opera la spieghi tu stessa nella Intro, e forse alla fine una “forma” (proprio nel senso usato nella critica letteraria) come questa può essere pressoché l’unica possibile per chi – come te e me – non è un autore conosciuto né fa già parte di quello che definisco il “circo (culturale) dei media”. E comunque, adeguata per chi – come risulta dal titolo, azzeccato in questo senso – fa il (o è) “filosofo” avendo in mano l’attrezzo di un (altro) mestiere 🙂
[R] Vai a Filosofi con la zappa
Se bado a me stesso, per l’estratto che mi ha mandato, posso dire che il mio “io lettore” si è trovato incuriosito e nello stesso tempo sollecitato da questi diversi “scampoli”, guardando magari inizialmente con una certa “sufficienza” in quanto il testo pare non aggiungere nulla di nuovo a letture e contenuti già noti … per poi invece ritornare sui suoi passi per “riaprire il libro” alla ricerca di quel determinato passaggio dove si trova il riferimento alla comunità, ai monasteri del III millennio e/o alla resilienza ecc. … trovandolo contestualizzato nel fluire di una “ricerca” personale e pratica, che si misura con la vita reale … di cui dà testimonianza.
[R] Vai a Filosofi con la zappa “
Ed è la conferma che una siffatta “rapsodia” (non c’è termine più azzeccato), che
” potrebbe suggerire talvolta una specie di “stream of consciousness” condiviso: quindi, un flusso in cui ci si può immergere per vedere cosa si trova e se effettivamente “risuona” con il proprio sé stesso di lettore“, funziona proprio per questo. Del resto noi stessi siamo rapsodici; ogni tentativo di rappresentarci come storia, con un inizio, un corpo e una fine, non può che essere parziale e artificioso, finalizzato a ciò che può sedimentarsi come un’ulteriore sovrastruttura.
E’ vero anche che non avrei potuto usare una tecnica narrativa classica; non sono una scrittrice e l’idea non mi sfiora perché non me ne sento capace. Tuttavia non so quanto ciò abbia inciso su questa scelta, piuttosto l’ho trovata perfetta proprio perché più vicina al flusso di coscienza che più di ogni altra tecnica avvicina alla verità profonda, all’essenza. Se manifestarsi significa distinguersi, mostrare ciò che ci differenzia per offrirlo al mondo e partecipare alla composizione del tutto, spogliare il nostro agire delle sovrastrutture culturali, per quanto sia possibile, è essenziale per intuire ciò che invece, indifferenziato, ci accomuna.
Sento che sto diventando pesante. E allora guarda cosa ho messo in prima pagina, quella che gli editori veri riservano alla collana Vai a Collana Epistolario
Io ci credo…..e molto (intendo in questa forma letteraria, molto meno nelle conseguenze dell’ardita proposta che ti ho segnalato).
[Tiziana Viani] Vai a Filosofi con la zappa
[H.- Germania] Vai a Filosofi con la zappa
Ha letto in breve tempo più di 400 pagine! [del resto molte riportano brevi testi e qualche imbarazzante disegno…]
Lo trova molto divertente [mi conosce… ]
Si diletta poi a seguire i vari personaggi per scoprirne la personalità.
Il suo apprezzamento non può che gratificare enormemente!
[ ] Vai a Filosofi con la zappa
Ed é a questo punto (dopo l’introduzione e le prime pagine) che si inizia a intuire il senso dell’opera, immergendosi in un contenuto rappresentato in forma decisamente insolita (almeno per il sottoscritto), una serie di conversazioni elettroniche in ordine cronologico a volte in relazione tra di loro a volte no, ma sempre in relazione con l’autore.
E qui si apre un mondo fatto di riflessioni profonde, il più delle volte molto delicate, sulla nostra natura, sul senso delle nostre azioni e di tutto ciò che ci circonda, sul mistero di un energia che rende ogni cosa vivente, il tutto all’interno di una modalità espositiva rapida, ma sufficientemente intelligibile, tipica delle comunicazioni elettroniche e che non avrei potuto immaginare se avessi indugiato oltre nel tentativo, per me vano, di decifrare la “legenda” iniziale!
[D.M.] Vai a Filosofi con la zappa
[D.M.] Vai a Filosofi con la zappa
La LEGENDA è per fortuna un ostacolo rimovibile, ricorrendovi solo quando l’intuito non ci assiste.
Ma ce n’è una più schematica e veloce riportata sul SEGNALIBRO, in ultima pagina, dopo l’indice. Un’idea nata all’ultimo, quando non era più possibile inserirlo al giusto posto, evitando che potesse apparire, come forse ora, una beffa per chi arriva in fondo senza averlo visto… Rimedierò!
[Tiziana Viani] Vai a Filosofi con la zappa
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